Siauliai è una città della Lituania, situata nella regione della Samogizia. Conta 133.900 abitanti e ciò la rende la quarta città più popolosa del paese.
Siauliai venne menzionata per la prima volta in un documento dei cavalieri portaspada con il nome di Soule. In questo documento viene descritta la battaglia che si combatté non lontano dalla città il 22 settembre 1236. Costruito come avamposto contro le scorrerie dei cavalieri teutonici, dopo la battaglia di Grunwald, Šiauliai incominciò a svilupparsi come centro urbano. Ottenne i diritti di Magdeburgo nel 1589 e, nel 1634, venne costruita l’attuale chiesa su una precedente in legno. Sebbene nel XVI secolo avesse raggiunto un relativo benessere, nel secolo successivo, Siauliai venne prima devastata nel corso del Diluvio e poi fu afflitta da epidemie di peste. A causa della disastrosa situazione in cui versava l’area, i contadini locali si ribellarono, ed a quel punto Antoni Tyzenhaus elaborò una serie di progetti che portarono Šiauliai al suo antico splendore. Decise infatti di riorganizzare la città secondo i più moderni canoni urbanistici. Essa divenne un importante centro culturale e scolastico e, dopo le spartizioni della Polonia, passò sotto il controllo dell’Impero russo. Ciò nonostante vennero costruite nuove vie di comunicazione, come la strada per Riga e per Tilsit o la ferrovia per Liepāja. Inoltre vi aprirono numerosi stabilimenti e la popolazione salì a 16,000 unità, rendendo Šiauliai la terza città della Lituania.
Alla vigilia della seconda guerra mondiale Šiauliai era uno dei principali poli industriali e culturali del paese. Vi erano infatti un museo, un’università, una scuola per insegnanti, un teatro, una biblioteca e vi venivano stampati diversi periodici. Nel 1939 un quarto della popolazione di Siauliai era composto da ebrei. Le truppe tedesche, che entrarono in città il 26 giugno 1941, sterminarono nella prima settimana d’occupazione circa 1000 ebrei. Al termine del conflitto solo 500 di loro, su una popolazione cheprima del conflitto ammontava ad 8000 unità, si salvarono.
La Collina delle Croci è un luogo di pellegrinaggio ed una meta turistica che si trova nei pressi della città lituana di Siauliai. Si tratta di una piccola altura su cui si ergono oltre cinquantamila croci, piantate per devozione dai pellegrini secondo una tradizione popolare che dura da alcuni secoli, ma che ha preso un enorme impulso nella seconda metà del XX secolo come simbolo dell’identità nazionale lituana. Nel 1900 c’erano soltanto 130 croci sulla collina.
Durante l’epoca sovietica, per tre volte le croci della collina furono completamente abbattute con le ruspe per disposizione del regime comunista, ma ogni volta ricomparivano sempre più numerose. Oggi si contano circa 56.000 croci di ogni dimensione, foggia e materiale, da piccole croci in plastica fabbricate in serie a croci artistiche monumentali.
La Collina delle Croci fu visitata il 7 settembre 1993 da papa Giovanni Paolo II. Il crocefisso da lui donato è stato posto ai piedi della collina. Il cardinale Vincentas Sladkevičius l’ha definita il «cuore della Lituania aperto all’Altissimo».
Fonte: Wikipedia